sabato 24 marzo 2012

Medicina e Formazione in Francia 3

Ciao a tutti, qui in Linguadoca oggi c'è un sole meraviglioso, sembra che la primavera stia davvero arrivando.
E' bellissimo la mattina quando arrivo al parcheggio del personale dell'ospedale (il mio CHU sta su una collinetta dominante tutta la città) sentire l'odore del boschetto intorno e il cinguettio degli uccelli, peccato che dopo poco secondi sono già al lavoro :(.

Torniamo alla descrizione delle varie possibilità offerte da quello che sembra essere il primo sistema sanitario al mondo per qualità e solidarietà delle cure (classifica WHO. L'Italia è seconda ma solo per solidarietà delle cure).
Penso abbiate ben compreso che in Francia ci sia una "medicopenia" stravolgente, destinata a durare fino al 2020 apparentemente.
Le università francesi d'accordo col rispettivo sistema sanitario mettono a disposizione per gli specializzandi stranieri uno status definito F.F.I. (faisant fonction intern = facente funzioni specializzando) retribuito a 1300 euro fisse al mese, che incrementano necessariamente con le guardie, pagate come quelle degli altri specializzandi.
Gli FFI in realtà sono trattati come dei veri e propri specializzandi francesi, una volta integrati nel reparto, e senza  ombra di dubbio gli stranieri intracomunitari vengono corteggiati a continuare a lavorare ed eventualmente a restare. 
Ovviamente è bene che comprendiate che sono dei posti, come d'altro canto tutti gli altri status esistenti, che rientrano nel capitolo di spesa dell'amministrazione sanitaria e del reparto, quindi da CHU a CHU e da reparto a reparto cambia la disponibilità.
Normalmente l'FFI è destinato a coloro che non hanno ancora il "diplome", cioè la laurea e vi ricordo che qui in Francia, come ho già spiegato, il titolo di medico lo si acquisisce alla fine della specializzazione con un'unica tesi.
Teoricamente quindi a coloro che vengono dagli altri paesi europei o extra, ma già in possesso della laurea in medicina e chirurgia riconosciuta in "transalpinolandia", hanno diritto non più al posto di FFI, bensì a quello di Attaché (assistente del reparto), con remunerazione fissa di 2100 euro e guardie pagate a 240 euro nell'infrasettimanale e sabato e domenica intorno alle 450 (parlo di cifre lorde, ma cmq ottime no?).
Purtroppo questo non è sempre vero. Infatti non sempre per coloro che dispongono già di una laurea in medicina, già riconosciuta a livello europeo e Francia quindi, viene proposto sin da subito l'Attachè.
Questo infatti dipende tanto dalla disponibilità economica del reparto e soprattutto dalla volontà del primario (che in Francia è quasi più importante del direttore generale!).
Da un lato questo è ottimo perchè chi arriva in questo sistema e non conosce le metodiche di lavoro, la lingua e le procedure e si trova ad iniziare con un FFI è abbastanza protetto. Potrà imparare e lavorare come uno specializzando francese qualsiasi, con un carico di responsabilità ridotto.
Vi ricordo che se fate uno stage in Francia, durante la vostra specializzazione italiana (avete 18 mesi da poter fare fuori dalla vostra struttura originaria se il consiglio della vostra scuola ve lo consente), della durata superiore a 6 mesi almeno e vi hanno accordato un posto da FFI potrete guadagnare 1300 in Francia (senza contare le guardie) e 1800 in Italia. Ovviamente l'Italia non deve essere a conoscenza della vostra rendita nell'Esagono altrimenti sono cazzi!!! Definitemi pure fomentatore di popolo e verso la frode, ma sicuramente non sono un falso e cmq a voi la scelta ;).
In ogni caso ricordatevi una cosa, non badate troppo ai soldi se avrete il coraggio di lasciare l'Italia per un periodo, se non a quelli necessari per vivere, pensate alla vostra formazione!!! Io ho cominciato self-sponsored abitando in uno degli internat dell'ospedale (esperienza fighissima), poi le altre cose sono venute da sole.
Quando un primario nota che arrivate alle 8 insieme a lui ed andate via alle 20 o oltre, mentre alle 18:30 gli specializzandi sono già belli che andati via e che partecipate agli staff multidisciplinari, interagite, proponete, preparate lezioni e le fate voi stessi, insomma che vi lanciate come ho fatto io, non può non proporvi di restare! Hanno bisogno di gente di carattere ed apprezzano gli italiani più degli altri stranieri e poi... per i maschietti a cui piacciono le francesi (io non sono fra questi) col nostro accento italiano in francese, si fanno davvero tante, ma tante "vittime" ;) (certo... pensate un attimo al fatto che non c'è il bidet però! bleah! :D)
Gli specializzandi francesi ragionano nel mio caso così: medicina, radiologia= privato= soldi, tantissimi soldi.
Nessuno vi impedisce di guadagnare all'infinito sin da subito, c'è carenza anche nel privato qui, ma a dipende tanto dalle vostre scelte e da quello che volete nella vostra vita. Gli stipendi ospedalieri non sono male qui anche se si lavora di più che in Italia (da noi 6h al giorno, qui il turno è 8/18:30).

Spero di essere stato utile. La prossima volta credo di poter cominciare a chiudere il capitolo Medicina e Formazione in Francia. 

Qui di sotto io con delle amiche italo-francesi.


 Io e Gaston, FFI congolese e grande amico.



venerdì 23 marzo 2012

Constatazione del mio stato in Francia

Non riesco a crederci... ogni giorno che passa succede sempre qualcosa da notare per il mio sistema mentale.
In positivo o in negativo che sia ogni giorno rimarco qualcosa...
Sia in nel  posto in cui lavoro, sia nella vita quotidiana.
Quanto mi dispiace vedere da lontano la terra che amo nella condizione più disperata dal punto di vista intellettuale e propositivo...
Ogni giorno penso che fra qualche tempo devo e dovrò tornare in Italia, ma quando mi fermo a fare il punto della situazione non c'è nulla, dentro di me, che mi inviti a combattere per ritornarci.
E' davvero incredibile come una semplice ora di aereo faccia letteralmente tanta diferrenza tra la nostra terra e quella in cui vivo ora.
Siamo davvero lontani anni luce su tantissime cose e punti di vista.
Quando sento loro, i francesi, lamentarsi per delle cose, tali che noi non riusciremmo nemmeno ad immaginare, mi viene da ridere per loro perchè lamentano davvero disfunzioni ai miei occhi inesistenti; sorrido con dispiacere per noi, pensando alla nostra terra così lontana da potersi consentire uno sterile compianto per delle cose che funzionano ai massimi livelli e che ogni tanto fanno le bizze.
Qui in Francia di italiani medici non siamo tantissimi, noi giustamente guardiamo molto ai paesi anglofoni, disconoscendo l'elevata formazione medica che questo paese dispone.
Dalla nostra c'è la voglia di fare, di imparare, di misurarsi, di competere con persone di un certo livello (non dei palloni gonfiati come spesso succede nelle nostre università) e il grande spirito di iniziativa che ci caratterizza.
Io mi ritengo ormai un doppio emigrato: prima a Roma e poi ora in Francia.
Dalla loro c'è la sofferenza nostra, iniziale, della solitudine, la diffidenza iniziale da parte loro che ci raffredda, l'incapacità di una lingua più difficile della nostra, il cibo, cultura e modo di fare differente.
Non sono cattivi, sono proprio così... anche fra loro, ma qui al sud è diverso, è meno pronunciato e amano coloro a cui piace giocare e cimentarsi, riconoscono lo sforzo benchè i più competitivi ne soffrano.
Bello è lo spirito di coesione che ci caratterizza quando ci riconosciamo: ormai sono cliente fisso di due ristoratori italiani e poi all'interno dell'enorme CHU (ospedale universitario dove lavoro), siamo circa 2000 persone e ci siamo riconosciuti fra gli italiani.
Siamo in appena 5 io radiologo calabrese (anni 30), Damiano P. di Cagliari  mia spalla e radiologo digestivo (anni 34), Massimo DM pediatra-neonatologo di Sorrento simpaticissimo (forse anni 57? da 30 anni in Francia), Giovanni C. brianzolo ultracool (forse anni 44? da 15 anni in Francia) e una specializzanda di Napoli Giovanna S. che ha aperto gli occhi sulla realtà estera (anni 30 da 6 mesi in Francia).
E' figo quando capita di mangiare insieme su al ristorante, ognuno per educazione parla in francese per non escludere i colleghi madrelingua, ed è li che facciamo sfoggio dei nostri accenti anche in francese!!!
Che insalata! Tra l'altro io mantengo inalterato il mio "calafricano".
Peccato ci si incroci soltanto al lavoro... poi dopo queste brevi pause, torniamo a noi, credo loro, i più vecchi, con la stessa idea inalterata che avevano anni fa quando sono arrivati nell'esagono.
La stessa idea che credo mi faccia da propellente da più di un anno a questa parte: il riscatto, la voglia di imparare, di stare bene ma sopratutto, ed io ne sono eterna vittima di questa componente: la voglia di misurarsi!!!

domenica 18 marzo 2012

Uguaglianza Francese e Ordine dei Medici

Ciao a tutti!
Sempre più ritardatario ormai, infatti man mano che vado avanti accumulo impegni e progetti da portare avanti.
Che dirvi? Meglio così anzichè piangersi addosso per non avere nulla per le mani e soprattutto per il non fare un qualcosa che ci appaga e che si desidera.
Si fa sempre più forte dentro di me la convinzione che bisogna andare via dall'Italia a titolo formativo per un periodo, con l'idea di apprendere un'idea della medicina diversa ed una cultura diversa e per poi ritornare, qualora le condizioni lo consentano.
A me l'Italia manca da morire... il cibo, la cultura, la donna italiana (date delle lezioni di classe ed eleganza alle transalpine senza nemmeno saperlo o forse si? :D), il nostro modo di vivere insomma!
Sottolineo che il nostro "italian style" da loro invidiato è forse in gran parte causa dei nostri mali, ma questo è un altro capitolo.
Oggi volevo parlare di un merito del popolo francese. E' vero che è freddo sulle prime battute e diffidente, ma è comunque davvero il depositario della libertà, uguaglianza e fratellanza!!! Trovate questo Logo dappertutto qui e cavolo se ogni singolo cittadino ci crede (ameno quelli incotrati finora!).
Dovete sapere che la Francia è davvero un paese cosmopolita! E ovviamente si ritrovano in continente un sacco perosone provenienti dai territori che hanno conquistato (tutto il Magreb o l'Africa Nera), ormai naturalizzate francesi.
I francesi continentali non li amano tantissimo, ma con tutto ciò non fiatano contro di loro, esprimono rispetto continuo per la loro cultura, ma ribadisco non sono felicissimi di averceli intorno.
Inoltre bisogna aggiungere che quando questi immigrati divengono francesi  hanno completamente gli stessi diritti dai francesi purosangue (so che è una cosa normale, ma cercate di comprendere la sottigliezza)!
Mi fa davvero piacere vedere come a mensa esistono cibi a scelta e vari per persone di varia religione e come gli inservienti si prodigano a trovare una pietanza commestibile dal musulmano ritardatario, che non trova il suo pollo, poichè terminato!
Inoltre questo paese è stupendo perchè anche se difficilmente consente la carriera fino ai massimi llivelli per chi non è francese, da una marea di alternative soddisfacenti sia sul punto delle responsabilità che economiche a coloro che non sono francesi.
Va da sè che se ci si naturalizza francesi il discorso cambia ed anche se sei nero o giallo puoi divenire presidente della repubblica.

Sappiate che qui in Francia nel 90% dei casi la classe dirigente è costituita da politici o funzionari che hanno frequentato quelle che sono le Grands Ecoles (grandi scuole), che sono delle scuole difficilissime da accedervi e frequentare! Qui si parla infatti di test ultradifficili che selezionano, psicologicamente e dal punto di vista delle inclinazioni i ragazzi che si candidano (ovviamente sono aperte a tutti senda distinzioni). Sono dedite allo studio dell'ingegneria, economia, diplomazia e scienze politiche.
Le selezioni sono ovunque in Francia, ma a chi non riesce è sempre proposta un'alternativa!
Sono scuole istituite all'epoca da uno dei più illuminati statisti che la storia della politica abbia mai potuto conoscere: "Charles De Gaulle".
Ora sappiate che Sarkozy è l'unico presidente della Repubblica Francese a non aver frequentato queste scuole.
I Francesi stanno per andare al voto. Non sono contenti di "Sarkò", non lo vogliono più, dicono sia l'omologo di Berlusconi .
Comunque alla mia domanda, ma perchè "Sarkò" (vi ricordo che i francesi abbreviano tutto!!!) è riuscito a divenire presidente della Repubblica nonostante non avesse le grandi scuole? Perchè avete permesso ciò? La risposta mi ha gelato e mi ha fatto capire quanto sta avanti questo popolo da questo punto di vista: "perchè non concedere la possibilità a chi non ha frequentato le grandi scuole va contro il principio di uguaglianza che ci caratterizza!".

Sono stato ufficializzato all'ordine dei medici il mese scorso! Ho fatto tutte le pratiche dovute per riconoscere i miei titoli e dopo l'avallo del Consiglio Nazionale di Parigi ( Parigi mette parola su tutto ed in ultima istanza! Qui non sanno manco che cosa sia il federalismo,) sono stato convocato all'ordine.
Io mi sono presentato col mio giubbottino, jeans, snikers e con uno zainetto! Mica avevo capito che era una cosa ufficiale e che c'era un cerimoniale da seguire, ma d'altronde ero appena uscito dall'ospedale...
Avranno apprezzato la sincerità.
Insomma ero nella sala d'aspetto dell'ordine e stavo guardando sulle bacheca la marea di annunci per remplacements (sostituzioni) a 1000 euro al giorno (in posti sperduti della Francia (questo giustifica il prezzo) per radiologi, anestesisti, chirurghi oncologi e ORL) quando mi sento chiamare alle spalle: "Monsieur Macrì...". Mi giro ed era l'hostess del consiglio che mi avvisava che era il mio turno.
Mi porta lungo un corridoio lunghissimo dove in fondo c'è una porta (ho avuto una sensazione fantozziana per un attimo), entro e c'è una grande scrivania con dietro due persone; un uomo ed una donna.
Si presentano, sono due consiglieri dell'ordine, sono lì per "salutarmi".
I due cominciano a pormi una marea di domande sul perchè sono venuto in Francia, dove sono nato, di che mi occupo, che interessi ho, se sono sposato o fidanzato, se ho figli etc. etc..
Un discorso con una relativa connessione, ma che non riuscivo a ben decifrare... nel frattempo mentre parlavo uno dei due barrava della caselle su un foglio, ma non riuscivo a vedere bene, ero distante e poi sono un bastardo miope!!!
Ad un certo punto la donna mi dice con tono serio: "ma lei è cosciente che probabilmente per questa sua scelta potrebbe non voler più tornare a lavorare nel suo bel paese?" Ed io: "ho valutato tutte le ipotesi, ma dipende da quello che la Francia mi offrirà".
Alla fine del discorso i due con voce e modo entusiasta si alzano a stringermi la mano e mi dicono le seguenti parole: "Dr. Macrì la Francia è felice di accoglierla e fa confidenza nel suo operato e serietà e spera che lei si ambienti al meglio nel nostro paese. Per problemi di qualsiasi natura, lei ha dei referenti specializzati in questa sede. Ci aspettiamo che lei come gli altri colleghi stranieri che ospitiamo volentieri  ci aiutiate a superare con decisione e dignità la mancanza di medici del nostro paese!"
Tradotto a mio parere: siamo felici di averti nel pubblico ma non te ne andare da lì nel privato altrimenti ci rovini!
Alla fine senza saperlo mi hanno testato, mi hanno fatto domande di tutti i tipi, volte a conoscere le mie intenzioni, cioè se ero lì perchè il loro privato (ultraremunerativo) mi facesse gola, se avessi semplicemente bisogno di uno stipendio visto che l'Italia è combinata peggio della Grecia e svilisce sempre di più la nostra professione, oppure semplicemente perchè volevo formarmi. Ovviamente ho fatto risaltare l'ultima idea, ho detto che volevo restare all'università perchè avevo bisogno di formarmi ancora (e non che non sia vero)!!!
Inoltre quel foglio che veniva riempito da uno dei due consiglieri, mano mano che io parlavo era anche per valutare il mio livello di lingua!!! Infatti alla fine sono risultato fluente, ma con piccole resistenze!
Spero abbiate ben intuito i messaggi di oggi, sono abbastanza chiari: principio di uguaglianza francese e cosa più importante per chi è intenzionato all'avventura francese il test all'ordine dei medici...

Un bacio e alla prossima.