giovedì 2 febbraio 2012

Dio che freddo che fa (-1°)! I ragazzi di Montpellier mi avevano detto che Nimes è più fredda e più afosa, ma non immaginavo così tanto. Per due giorni ha pure accennato a nevicare, ma non si è accumulata.
Nimes mi piace, è un'antica colonia romana del d.C. (da Wiki: Nimes), e in questo momento ho la fortuna di abitare di fronte al tempio romano meglio conservato al mondo (la Maison carré).
Sono anche contento dell'ospedale dove sto lavorando adesso. Un ospedale nuovissimo e soprattutto del reparto dove ci sono delle macchine, dove ci si può realmente divertire.
Inoltre ho mantenuto dei contatti serratissimi con Montp dove il mio capo neuro ha preteso avessi dei turni. In realtà quello che sto facendo, cioè lavorare tra due ospedali universitari "en partage" non sarebbe fattibile, ma anche la Francia ha la sua grande percentuale di elasticità.
Infatti con la volontà del mio capo di Mpt e quello di Nimes d'accordo questa convenzione si è instaurata e le due amministrazioni ospedaliere hanno accondisceso.
Il reparto dove lavoro è fantastico oltre che nel parco macchine e strumentazione varia, anche nella sua costituzione dell'organico, sono presenti dei veri e propri "personaggi". 
Intanto iniziamo da quella che io definisco "vecchia guardia": c'è Liliane che sarebbe la mia "mamma" (avrà 62 anni). Dico così perchè credo di starle simpatico e mi consiglia su tutto, perfino su cosa fare al momento della scelta della casa e come comportarmi con gli addetti alla locazione. Di base è una gran brava radiologa ed è ancora molto motivata ad apprendere ancora alla sua età! Un pò troppo scrupolosa e cacacazzi per i miei gusti però, ad ogni esame controlla il PDL (Belusconi ovunque! no scherzo significa prodotto-dose-lunghezza) cioè la dose di raggi somministrata al pz (in Francia è obbligatoria esplicitarla sul referto) e si incazza con i manipulateurs (tecnici). 
Poi c'è Salem di origini libanesi, è fantastico un signore anziano di circa 65 anni, si applica nell'insegnarmi quella che noi giovani chiamiamo paleoradiologia, cioè l'RX o radio standàrd (alla francese). 
Salem è davvero competente, mi ha raccontato un pò della sua storia personale, e purtroppo è rimasto "intrappolato" in francia a causa dei vecchi conflitti in Libano.
Dominique la vedo poco, lavora da un'altra parte del reparto, ogni tanto compare come un gatto di corsa dice due cose ai manip e ritorna "nelle sue stanze", è la regina dell'MSK (muscoloscheletrica).
Serge ha origini Russe dalla parte del padre e italiane dalla parte della madre, è forse uno dei radiologi più completi che abbia mai conosciuto, è interventista e diagnosta a più livelli. E' spaventoso ed è tremendamente giovane (avrà qualche 53 anni) per avere un'esperienza così ferrata (tra l'altro riconosciuta in più ambienti di dovere). Mi piace perchè ha il coraggio di mandare senza problemi affanculo i colleghi che chiedono degli esami del cazzo a discapito del paziente, ma volti unicamente a scaricare la responsabilità al giudizio del radiologo!
Infine c'è la persona che più adoro in questo momento: Patrick. 
Avrà qualche 63/64 anni, è un signore corpulento, con una pancia enorme e un viso grasso e pacioccoso, calvo, occhiali, due anelli d'oro enormi (tipo gitano) e bracciale. Veste sempre in camicia e cravatta e pantaloni eleganti. In viso soprattutto per via degli occhi sembra un ranocchio. E' cmq una persona di classe, straprofumata (brutto segno vi spiegherò un'altra volta il perchè) tanto che a circa due metri dalla sua stanza si sente l'olezzo, oppure se nei corridoi lui è passato da qualche secondo puoi riconoscere la sua traccia. 
E' molto forte anche lui in MSK sopratutto Rx e TAC e interventistica. Si vede che è "arrivato" ormai, non mi sembra il più motivato infatti. Mi fa morire utilizza internet, Iphone e tablet come nulla fosse. Sta sempre nella sua stanza a sentire musica classica. Si vede che è una persona di cultura e che ha viaggiato molto. Ogni giorno mi insegna qualcosa di nuovo (non di radiologico)... mi racconta fatti della sua vita, mi ha insegnato che Cesare mentre moriva non pronunciò la frase di stupore verso Bruto in latino bensì in greco, ancora mi ha insegnato che le note musicali sono state inventate da un italiano tale Guido d'arezzo ed ultimamente che esiste un principato in Italia, quello di Seborga.
Patrick è un classico "compagnone" e poi mi fa piace tanto perchè parla un francese davvero molto elegante, in modo lento (con tutti non solo con me) e sopratutto fa delle battute molto sottili e quando le fa modula sia la voce, che i tratti del viso e il corpo intero... insomma è "na macchietta". 
Ogni tanto compare in silenzio alle spalle, ma preannunciato dalla sua fraganza e quindi: " ça va? ed io oui monsieur et vous?" E quindi comincia in genere con un: "vous savez Francesco"... da lì  quindi un crescendo di racconti su quello che ha fatto o qualche tempo prima o il fine settimana trascorso (soprattutto se è lunedi). In genere i suoi racconti terminano con una morale. Quest'uomo è davvero incredibile, mi fa davvero piacere incontrarlo nelle mie pause di lavoro (che sono rare) e sennò cmq le pause me le obbliga lui, visto che ultimamente mi cerca un pò più spesso, credo perchè sono uno dei pochi a dargli ascolto vista che poi si dilunga facile.
Per quanto riguarda la "guardia giovane" in cui mi ci includo anche io, sarà meglio parlarne la prossima volta, mi sa che ho scritto abbastanza già. ;)

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