martedì 7 febbraio 2012

Appartamento Nimes. CHU Nimes. Sistema Sanitario Francese.

Oggi ho avuto le chiavi del mio appartamento. Un appartamento carino di circa 42 metri quadri, con garage e cantina tutto per me allo stesso prezzo di una stanza singola a Roma. E' assurda la differenza! Certo c'è da dire che a Parigi per contro ho degli amici che stanno negli arroundissement (municipi) più centrali che pagano circa 1300 euro per un 30 mt2. Ovviamente stando al sud in una cittadina di circa 150.000 abitanti il prezzo cambia. A proposito di sud, porca miseria, quando mi fecero la proposta di lavoro l'anno scorso mi dissero che il clima qui è mite... mite??? sono 5 giorni che stiamo a -4 ed io sto diventando sterile a causa di un RIFLESSO CREMASTERICO PERENNE!!! Credetemi!!! Sarà che da buon "calafricano" spinto sono abituato a temperature realmente miti (questo we a Siderno Marina c'erano di giorno 14°)!
Oggi a scherzo ho detto all'anestesista, che addormentava i piccoli da sottoporre alla RM encefalo, come facciano a sopportare queste temperature e lei di rimando: bè ma dai non esagerare... a Nord scendono a -20! A bhè quand'è così effettivamente caro Chicco, mi dovrei dire, che io sto morendo di caldo, visto che in Russia leggevo l'altro giorno sono scesi a -60!!!
Effettivamente il mio mito Mr Patrick oggi mentre bevevamo il caffè, mi ha detto che lui a Nizza il we passato aveva pure -4, mentre a Lille scendono anche a -40 a volte (possibile?). Quindi mi ha detto di non lamentarmi. Io ho risposto che aveva ragione, a Lille c'era uno zero che pesava un pò di più.
Quello che mi piace di questo policlinico è la "cantine", cioè la nostra mensa.
Sta al I piano ed è enorme con pareti fatte da finestroni che danno su una terrazza, che come la mensa intera, si estendono lungo tutta l'emicircoferenza del palazzo dove si trova. Il bello è che l'affaccio, visto che il CHU sta su una collina che domina la città, da su una distesa fatta per metà da case e palazzi riconoscibili in lontananza e l'altra metà da boschi e parchi, tuttavia sempre riconoscibili a distanza.
Mi piace dopo il pranzo con i colleghi, uscire su questa terrazza, pavimentata in legno, a bere il caffè. Sembra di stare sul ponte di una nave da crociera, peccato che ora ci sono - 4 e non si vede il blu sotto di me, bensì parcheggi e padiglioni.

Oggi parlavo con gli strutturati più anziani di come si verifichi la deriva medica in Francia.
Le istituzioni sono preoccupate. La medicopenia si è instaurata in Francia a causa del fatto che il sistema di selezione è stato introdotto negli anni '70 (venti anni circa prima del nostro, da noi nel 1988) e il governo non si era reso conto che tra fabbisogno e ingresso c'era una sperequazione importantissima, aggravata dal fatto che lungo tutti gli anni '90 molti PH (praticien hospitalier, sarebbero i nostri ospedalieri o strutturati) sono andati in pensione o in privato. Ad oggi inoltre la Francia, benchè cerchi di motivare i giovani a fare medicina e soprattutto nel pubblico, non riesce comunque a sopperire la carenza enorme.
Inoltre c'è da aggiungere che come anche da noi in Italia, le donne in medicina riescono a sopravvalere e a permeare il settore in tutte le discipline (io rimango ancora allibito per la manualità e sicurezza di alcune 30enni in interventi di chirurgia maggiore o nella preparazione di organi di trapiantare), ma il problema è che poi si sposano e fanno figli e scelgono il mi-temps (mezzo tempo, in Francia il contratto è molto duttile, il tutto è volto al privilegio del lavoratore)! Dunque creano scoperture turni in ospedale.
C'è da dire che esistono molti ospedali con le Nursery, per consentire alle colleghe lavoratrici di poter adempiere il loro dovere comunque.
Il problema principale in realtà è un altro, ed è quello che per lo più sfornisce il sistema pubblico francese. Esiste in Francia una sanità privata convenzionata con lo stato (nella sanità in Francia non esiste il privato puro) dilagante, cioè ci sono una marea di ospedali e studi privati che consentono di abbattere le liste d'attesa del pubblico. Infatti la "guerra" qui è solo sul tempo e non sulla qualità della prestazione, perchè vi posso assicurare che la prestazione medico-sanitaria nel pubblico Francese è paragonabile ad un'iperclinica privata italiana.
Le strutture sanitarie private francesi infatti offrono e garantiscono ai colleghi della mia età o maggiori una paga di circa 12.000/15000 euro al mese. Una giornata è pagata circa 700 euro lorde quando invece un PH (ospedaliero nel pubblico) guadagna 1/4 del loro stipendio per lo stesso numero di ore di lavoro, cioè 48. Ecco spiegata la mancanza di personale nellà sanità pubblica francese: mancanza di medici e quelli che ci sono lavorano in privato per lo più.
La sanità francese quindi, vittima di un proprio errore di valutazione e calcolo, ha abbandonato l'idea di recuperare i francesi e quindi sta investendo molto nell'importazione di medici intraeuropei affinchè rimangano a lavorare nel pubbllico. Nell'eventualità questi vengano da paesi un pò più sfortunati, la Francia sotto giusta retribuzione si incarica comunque di accogliere e formare il medico straniero, ma ciò non obbliga quest'ultimo a restare a vita in Francia.
Sottolineo inoltre che i medici italiani sono davvero molto stimati dai francesi ed ogni volta che mi chiedono perchè sto qua, anzichè "smerdare" il sistema Italia (benchè lo meriterebbe per tantissime cose) dico che avevo voglia di cambiare aria e di continuare a lavorare in università e che io non avevo questa possibilità. Ritengo non sia utile denigrare il proprio paese, perchè altrimenti il medico italiano viene considerato alla stregua dei medici rumeni (ce ne sono una marea qui e sfruttatissimi) o dei colleghi provenienti dalle ex colonie francesi.

Scusatemi ma oggi non avevo voglia di continuare a scrivere della formazione del medico specializzando, appunto per terminare il post scritto appena ieri, ma lo farò a breve.

Un abbraccio e a presto.
Francesco.

1 commento:

  1. Ti voglio ringraziare per quello che scrivi perchè risulti molto utile a tutti quelli che come me stanno buttando un occhio fuori dal confine. Qui il fondo l'abbiamo già toccato da un pezzo.
    Grazie anche perchè la tua lettura risulta veloce, fresca e divertente, ti fai leggere volentieri. Non smettere!

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